Se in questi giorni hai esagerato a tavola e ti senti pesante, se la pancia è gonfia e l’intestino è bloccato, depurati e ritrovi subito il peso forma. Stando alle statistiche, si calcola che tra Natale e l’Epifania si accumuli fino al 32% di peso in più rispetto a tutti gli altri periodi dell’anno. Questi chili di troppo si fanno notare soprattutto sulla pancia, con un fastidioso senso di gonfiore e pesantezza che si manifesta già a fine pasto. Tutto dipende soprattutto dall’intestino, che si trova a dovere smaltire una mole di cibo più abbondante del solito, a dover digerire cibi elaborati o molto conditi, o ancora a “gestire” una varietà di cibi e di combinazioni alimentari errate. Continua a leggere
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Le strategie per bruciare di più e ritrovare il peso forma
Il metabolismo è l’insieme dei processi chimico-fisici che trasformano il cibo in energia necessaria per vivere. Esso è l’artefice del peso corporeo: se accelera si dimagrisce, se rallenta si ingrassa. Inoltre, risente molto della tipologia degli alimenti ingeriti, della frequenza con cui si mangia e della quantità di cibo assunto. Capita, per esempio che, pur mangiando poco, non si dimagrisca. Quando il corpo riceve poco cibo, infatti, rallenta il metabolismo, arrivando a bruciare fino al 20% in meno! Tale effetto è una difesa: l’organismo si protegge da questa carenza di cibo consumando di meno. Ecco perché dopo le diete dimagranti è più facile ingrassare… Dunque cosa fare? Continua a leggere
Sciroppo d’acero: usalo e perdi peso!
Ecco il dolcificante naturale dal sapore gradevole che depura, drena e riequilibra l’intestino, aiutandoti a dimagrire senza stress! Sì, basta un mese per perdere almeno 2-3 chili. Il segreto per riuscirci sta nello sciroppo d’acero. Seguici e scoprirai anche tu come fare… Continua a leggere
Sette super cibi che vincono stress e fame nervosa
Inseriti nella dieta quotidiana ti permettono di gestire meglio lo stress e i suoi sintomi: 3 al giorno possono bastare!
Un recente studio su larga scala realizzato in Finlandia ha dimostrato che l’indice di massa corporea (che misura il rapporto fra peso e altezza e indica il grado di sovrappeso o, più raramente, di sottopeso) era più alto fra coloro che mangiavano a causa dello stress e che questi tendevano a mangiare più alimenti come salsicce, hamburger, pasta e pizza, rispetto agli altri. Quindi, se la reazione allo stress in alcune persone è quella di mangiare di più, e questo crea non pochi problemi in chi deve controllare il peso corporeo, che cosa si può fare per controllare il problema? Semplice, basta inserire nella dieta quotidiana quegli alimenti che consentano al corpo e alla mente di sentirsi bene e più rilassati. Dare all’organismo tutti i nutrienti necessari è il primo passo per controllare la fame nervosa e anche lo stress. Ecco i super cibi e come utilizzarli… Continua a leggere
La dieta del rientro: perdi tre chili in due settimane e non li riprendi più! E non rinunci al buon cibo…
Per molti di noi le ferie si sono concluse, e gelati, fritture di pesce e altre golosità estive non sono solo un ricordo… perché hanno lasciato qualche chilo in più da smaltire. Inoltre, la fine della vacanze può anche provocare una lieve depressione con aumento della fame nervosa.
Cosa fare allora? Semplice, basta adottare uno stile alimentare ricco di triptofano che “tiri su il morale” e, al contempo, assicuri di perdere qualche chilo in più dovuto a gelati, pizze, fritti misti… Continua a leggere
Conoscere e vincere le intolleranze alimentari
Intolleranze alimentari: le cause
Le intolleranze alimentari possono essere dovute a fattori di diversa origine. Alcune intolleranze alimentari sono causate da problemi intestinali (alterazioni della flora batterica, infiammazione della mucosa) altre da motivi infettivi (batteri e virus), chimici (additivi, farmaci), fisici (traumi o meteoropatie), ormonali (menopausa, disfunzioni ormonali in genere), ambientali (inquinamento, rumori), psichici (ansia, stress, forti emozioni).
Quando uno o più di questi agenti stressanti si aggiungono a uno squilibrio “di terreno”, cioè a un’alterazione, anche minima, dell’organismo, si può determinare un indebolimento del sistema immunitario che porta alle intolleranze alimentari.
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