Ogni depressione ha un messaggio: capire il disagio per trasformarlo in crescita

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La depressione è uno dei disturbi mentali più diffusi e invalidanti del nostro tempo, toccando milioni di persone in tutto il mondo. La società moderna ha visto un aumento esponenziale del consumo di farmaci antidepressivi e del ricorso a terapie psicologiche per trattare questo fenomeno complesso, spesso descritto come il “male oscuro”. Tuttavia, la depressione non è una condizione esclusiva della nostra epoca. Già nell’antichità, filosofi e poeti greci e romani parlavano di stati d’animo profondamente malinconici, che, pur espressi in forme diverse, somigliano molto alla depressione clinica moderna. Nel corso dei millenni, e in particolare negli ultimi due secoli, la depressione ha continuato a diffondersi, colpendo persone di ogni età, genere, cultura e status sociale. Nonostante la sua natura apparentemente patologica, è fondamentale riconoscere che la depressione può anche rappresentare un messaggio profondo della psiche, un segnale che ci invita a guardare dentro di noi e a cogliere il disagio come un’opportunità di cambiamento.

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La paura di non essere abbastanza

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Le paure sono figlie del tempo in cui si vive. L’uomo primitivo temeva il buio, gli animali aggressivi e le forze della natura. L’uomo antico temeva l’esercito nemico, la schiavitù, la divinità e la fame. L’uomo attuale, invece, teme di non essere abbastanza. Certo ha anche altre paure: ecologiche, belliche, burocratiche, economiche, sentimentali, senili, esistenziali e via dicendo. Ma, in mezzo a tutte queste, svetta proprio quella di non essere abbastanza. Le psicoterapie lo rivelano con chiarezza: ciò che spinge la persona a chiedere un aiuto è molto spesso la sensazione/certezza di non bastare; come persona, come amante, come lavoratore, come risultati, come cultura… La maggioranza dei disagi nasce da qui, sebbene spesso s’incarni in timori più specifici. I sogni ricorrenti, del resto, parlano chiaro: l’esame di maturità da rifare per l’ennesima volta, non riuscire a superare un ostacolo, sentirsi inadeguati di fronte una situazione strana… Si fa di tutto per far andare bene le cose, ma quella paura rimane, intatta e fastidiosa, a creare frustrazione e stress.
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Vitamina D e depressione

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La vitamina d è un neuroprotettore, che oltre a garantire importanti benefici migliora la capacità di sintetizzare numerosi minerali fondamentali per il corpo. Si conta che quasi il 60% delle persone tra i 50 e i 60 anni sperimenti una carenza di questo steroide; la percentuale si alza all’80% quando parliamo di ultraottantenni. L’invecchiamento quindi porta a un rallentamento nella sintetizzazione della vitamina D con conseguenze sulla concentrazione, sulla perdita di memoria e sulla possibilità di trarre conclusione ragionate. Tanti sintomi neurologici che si tende a trascurare e che non sempre vengono relazionati a questa specifica carenza. Continua a leggere



La dieta del rientro: perdi tre chili in due settimane e non li riprendi più! E non rinunci al buon cibo…

Per molti di noi le ferie si sono concluse, e gelati, fritture di pesce e altre golosità estive non sono solo un ricordo… perché hanno lasciato qualche chilo in più da smaltire. Inoltre, la fine della vacanze può anche provocare una lieve depressione con aumento della fame nervosa.

Cosa fare allora? Semplice, basta adottare uno stile alimentare ricco di triptofano che “tiri su il morale” e, al contempo, assicuri di perdere qualche chilo in più dovuto a gelati, pizze, fritti misti… Continua a leggere



Contro la tristezza d’autunno prova Mustard

Fra i fiori di Bach è il migliore contro la depressione autunnale: Mustard

La senape selvatica è una pianta infestante dalla crescita rapidissima. Tra maggio e luglio, i suoi fiori dorati possono ricoprire in pochi giorni interi campi, dipingendo il territorio di un luminoso colore giallo-oro. Con queste corolle viene preparato Mustard, fra i fiore di Bach il più noto per le proprietà antidepressive e utile a chi viene improvvisamente assalito da sentimenti di depressione, tristezza, angoscia, malinconia o voglia di piangere, senza causa…

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I fiori di Bach giusti vincono la stanchezza

Stanchezza addio con i fiori di Bach

In questo periodo dell’anno uno dei primi nemici da combattere è la stanchezza causata dallo stress. L’incalzare dei ritmi frenetici della città e dei primi freddi di stagione, infatti, impigriscono e invitano a dormire di più, a stare rintanati in casa e fare poco moto. Inoltre c’è chi soffre di una stanchezza cronica che tende a diventare una condizione naturale; i rischi che ne conseguono possono essere depressione, insonnia e alterazioni metaboliche.
I fiori di Bach in questo caso diventano una soluzione perfetta per intervenire, curando il deficit che sta alla base del nostro disturbo…

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