Negli ultimi decenni l’incidenza del melanoma cutaneo nella popolazione caucasica è in crescita, con circa il 5% di casi in più ogni anno. In Italia vengono diagnosticati ogni anno oltre 7.000 nuovi casi di melanoma. Il melanoma può insorgere ad ogni età, ed è uno dei tumori più frequenti negli adulti di età compresa tra i 30 e 40 anni. Il melanoma cutaneo è un tumore che deriva dalla trasformazione tumorale dei melanociti, alcune delle cellule specializzate della pelle e responsabili del colore della pelle e dell’abbronzatura, su cute sana o alla modifica di un neo preesistente. Sappiamo che uno dei fattori di rischio principali è proprio l’esposizione ai raggi solari (specialmente se intermittente, sporadica e intensa) e le scottature, soprattutto in giovane età. L’aumento dell’incidenza, registrato in tutto il mondo negli ultimi decenni, viene imputato in parte alla crescente ed eccessiva esposizione solare. Il melanoma è una neoplasia sempre maligna. Non è infatti mai possibile definire un melanoma benigno, tutt’al più si può parlare di un neo benigno che non presenta le caratteristiche di un melanoma. La diagnosi precoce ha un ruolo fondamentale nella prevenzione del melanoma e dei nei melanocitici benigni tale che ha spinto un numero sempre crescente di pazienti a sottoporsi ad un accurato esame della cute. La prevenzione del melanoma passa dalle visite periodiche dal dermatologo che valuta attentamente tutti i nei. È nel suo studio che nasce il sospetto che non si tratti di una semplice neo ma, purtroppo, di un melanoma. Vediamo insieme al Dott. Alessandro Federico, Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia, presso il centro Santagostino di Milano, come riconoscerlo e curarlo. Continua a leggere
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Movimento e salute
Molti lavori scientifici confermano ormai il valore del movimento sia in chiave preventiva sia curativa di molte patologie: diabete, ipertensione, sovrappeso, ipotiroidismo, depressione, Alzheimer, Parkinson, dislipidemie, malattie autoimmuni, patologie cardiovascolari come infarto e ictus ecc. L’errore più comune, però, è pensare che fare sport significhi solo consumare calorie. Fare movimento significa invece dire al proprio organismo che si sta bene, che ci si procurerà del cibo, che si cercheranno nuovi partner. La sedentarietà, infatti non è neutra: spinge nella direzione opposta alla salute, verso un drammatico rallentamento metabolico. Il corpo umano ha bisogno invece di muoversi per poter esprimere al meglio le proprie funzioni. Se volessimo esprimere lo stesso concetto in altre parole, potremmo dire che il corpo utilizza il movimento per mantenersi in equilibrio, manifestandolo esternamente come ottimo stato di salute. Non si può prescindere quindi da una minima attività fisica quotidiana che, sebbene sia un pallido ricordo del movimento che ci ha accompagnato nel corso dell’evoluzione, è indispensabile all’attivazione di un corretto segnale ipotalamico di salute e dimagrimento. Senza movimento si potrà solo deperire, seguendo una dieta di restrizione, o ingrassare qualora ci si alimenti in modo scorretto. Dimagrire in salute, mantenendo tono muscolare ed equilibrio, mai. Continua a leggere
L’olio essenziale di Mandarino

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Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta degli oli essenziali e delle loro proprietà. Queste essenze aromatiche offrono infatti molteplici doni sia per il corpo che per le emozioni. Questo mese conosciamo l’olio essenziale di Mandarino (Citrus reticulata) che appartiene come tutti gli agrumi alla famiglia delle Rutaceae. Ne parliamo insieme ad Alessia Daturi, naturopata e aromaterapeuta, presso la Scuola italiana di medicina olistica di Milano.
È il più delicato nella famiglia degli agrumi e per questo è conosciuto come l’olio essenziale dei bambini, ma è un ottimo supporto anche per gli adulti. Adatto anche alle donne in gravidanza e in allattamento, la sua unica controindicazione è di essere leggermente fotosensibilizzante, per cui è meglio non usarlo quando ci esponiamo direttamente alla luce solare. È importante che sia puro al 100% e ottenuto per spremitura a freddo e che dopo l’apertura nei mesi più caldi sia conservato in frigo. Continua a leggere
Tre sport per rimettersi subito in forma

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Quando si decide di tornare in forma può capitare di essere indecisi sulla scelta dello sport da iniziare a praticare. Ho scelto tre sport indicati per tornare in forma velocemente. Il primo di cui voglio parlarvi oggi è “il metodo natked”. Prendete lo yoga, aggiungetevi le arti marziali, un pizzico di danza ed ecco che prende vita lo sport del momento: il metodo natked (acronimo di “natural” e “naked”, ossia un esercizio naturale e istintivo a corpo libero). Brevettato da Gianluca De Benedictis, presidente e direttore tecnico di Natked Group, è una disciplina 100% Made in Italy che mette a punto una sessione fitness a piedi (completamente) nudi, ma ad alta intensità. Lo scopo dell’allenamento è rieducare il corpo alla percezione di ciascun movimento, attraverso una ricerca continua dell’equilibrio, che migliora contemporaneamente la forza e la resistenza. Continua a leggere
Misogino: l’odio e il disprezzo verso la donna
Misoginia è un termine che segna un’epoca. Oggi probabilmente si direbbe ginofobia. Sarà forse perché la parola suona male o è incomponibile, ma chi odia gli omosessuali non è stato indicato come miso-omo… qualcosa, è prevalso il termine “omo-fobo”. Non è un dettaglio, perché “miso” vuol dire “che odia”, mentre invece “fobo” è “che ha paura”. Oggi c’è una vera e propria tendenza mentale a dire che chi mostra comportamenti ostili, discriminanti o intolleranti verso qualcuno, sotto sotto ne ha paura. Questo “sotto sotto” è un concetto psicanalitico: ciò che appare è l’odio, ma maschera una pulsione diversa, che è la paura. Paura di fusione, di essere assimilato e della propria parte simile all’altro. Quindi chi odia gli omosessuali avrebbe sotto sotto paura degli omosessuali, ma questo perché in ultima analisi avrebbe paura della propria parte omosessuale, e cercherebbe di negarla dichiarandola inaccettabile. C’è chi lo fa con lo scherno, chi con la regola religiosa, chi con un generico disdegno, ma in realtà l’odio vero non esiste, è questione di paura, paura di sé stessi. Però io ci andrei piano con le parole, nel senso che prima farei parlare i fenomeni. Chi odia le donne in realtà ne ha paura, ha timore della propria parte femminile e la rifiuta al punto da odiare le donne in generale. Siamo sicuri? Ne parliamo con il Dott. Matteo Pacini, medico chirurgo, Specialista in Psichiatria e docente di Medicina delle Dipendenze presso l’università di Pisa. Continua a leggere
Gengivoplastica e gengivectomia
I trattamenti parodontali rappresentano ormai una realtà nei migliori studi dentistici. Molti di questi trattamenti servono ad alleviare gli effetti della malattia parodontale, come gli interventi chirurgici che cercano di riparare, mantenere e sostenere i tessuti di supporto dentale in modo che la cavità orale in generale, e i denti in particolare, siano sempre perfettamente sani. La gengivoplastica è un trattamento che permette di rimodellare il tessuto gengivale. Viene effettuato in caso di anomalie gengivali e malattie parodontali, in modo da migliorare l’armonia e l’equilibrio tra linee gengivali e corona del dente. Permette inoltre di eliminare le tasche che si formano per processi infettivi e che permettono ai batteri di proliferare nello spazio tra denti e gengiva, fino a portare ad una compromissione importante del dente e del cavo orale del paziente. La gengivoplastica viene generalmente eseguita in combinazione con una gengivectomia per ragioni estetiche o come parte di un trattamento per la parodontite. La gengivectomia, infatti, è un intervento che permette di rimuovere ed asportare la tasca e la parte di gengiva malata, ricreando un nuovo “attacco” della gengiva vicino al dente. Queste due procedure che sembrano uguali sono in realtà molto diverse tra loro. Approfondiamo l’argomento con la dott.ssa Giorgia Mariani, del Santagostino di Milano. Continua a leggere