Donne che hanno solo amici maschi

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Le donne che hanno esclusivamente amici maschi è un fenomeno particolarmente diffuso tra le giovani e non sempre incontra comprensione o sostegno da parte delle altre donne. Questa affinità elettiva può rivelare molto sul carattere e sulla prospettiva della vita. Costruire amicizie non è sempre facile per tutti e questa lotta viene spesso trascurata o ignorata. Coloro che gravitano esclusivamente verso le amicizie con il sesso opposto spesso esprimono la loro frustrazione nei confronti delle donne, descrivendole come complesse, lunatiche, competitive e invidiose. D’altro canto, vedono gli uomini e i ragazzi come più genuini, schietti e meno inclini ai pettegolezzi e ai drammi. Questa prospettiva non è condivisa da coloro che hanno sempre avuto amiche strette, che tendono a considerare sospetta l’incapacità di costruire legami forti con i propri coetanei. Il fenomeno delle donne che hanno amici prevalentemente maschi può essere attribuito a parecchi fattori, tra cui gli interessi condivisi, il desiderio di sfuggire alla rivalità femminile, le preferenze comunicative, la rottura degli stereotipi di genere e l’importanza della diversità. È essenziale affrontare questo argomento con una mente aperta ed evitare generalizzazioni, poiché le esperienze e le motivazioni individuali possono variare in modo significativo. Approfondiamo insieme alcune possibili cause e la psicologia alla base di questo fenomeno…

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Rifiorire grazie alla gemmoterapia

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Gemme e germogli, non importa quanto piccoli possano essere, possiedono tutti i nutrienti essenziali necessari per la crescita ottimale di una futura pianta. La gemmoterapia utilizza esclusivamente questi tessuti vegetali giovani ed embrionali, che vengono poi trasformati in diluizioni omeopatiche. Questi rimedi sono tipicamente sotto forma di macerati glicerici, ottenuti periodicamente da germogli freschi, gemme, radichette e semi di vari alberi, piante e arbusti. Queste soluzioni naturali sono comunemente prescritte per “terapia di terreno” ovvero per avere un impatto olistico sul corpo, riequilibrandolo e fornendo così un’opportunità di rigenerazione e riducendo il rischio dei disturbi più comuni. Le parti giovani della pianta contengono numerose sostanze e principi attivi, tra cui enzimi, vitamine, antociani, aminoacidi, acidi nucleici e ormoni vegetali che influenzano attivamente il metabolismo cellulare. Per conservare questo prezioso contenuto, i germogli devono essere raccolti quando sono ancora freschi. Rispetto ai rimedi fitoterapici ad alto dosaggio, i gemmoderivati ​​hanno una concentrazione inferiore ed esercitano un effetto più delicato sull’organismo. Di conseguenza, non provocano generalmente effetti collaterali significativi e, se somministrati in dosi adeguate sotto controllo medico, possono essere prescritti anche a bambini e donne incinte. Vediamo ora i benefici di alcuni gemmoderivati ​ per affrontare al meglio la stagione primaverile.

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Rituali giapponesi per un buon sonno

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Ad aprile, l’arrivo della primavera porta con sé un tepore così piacevole da favorire il sonno. Dormire bene la notte ha molteplici benefici per la nostra pelle. Non solo riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress che può portare all’assottigliamento della pelle, ma aumenta anche la produzione di melatonina, un antiossidante che aiuta a combattere le rughe e il rilassamento cutaneo. Inoltre, le cellule della nostra pelle responsabili della produzione di collagene si rigenerano durante il sonno, con conseguente miglioramento del tono e dell’elasticità dei tessuti. Per potenziare questo processo di ringiovanimento possiamo ispirarci ai rituali di cura della pelle delle donne giapponesi. Questi rituali sono radicati nella convinzione di una profonda connessione tra il nostro sé interiore ed esteriore. Prendendoci cura della nostra pelle, in definitiva, ci prendiamo cura di noi stessi nel loro insieme. Il rituale del sonno di bellezza in stile giapponese qui proposto si suddivide in tre fasi: il bagno serale, il lavaggio del viso e il massaggio facciale giapponese con olio di camelia. Vediamoli insieme…

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Toniche grazie alle due ruote

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Il clima splendido ci invita a fare attività all’aria aperta, e nulla è paragonabile alla pura felicità di intraprendere un rilassante giro in bicicletta, dove allo stesso tempo ci concediamo la forma fisica e ci sentiamo già un po’ in vacanza. Inoltre, come sottolineato dai prestigiosi Italian Green Road Awards, che premiano i percorsi ciclistici più eccezionali, ” quella della bici è l’unica catena che ci rende liberi “. Questo è il periodo ideale anche per pianificare in anticipo una vacanza estiva indimenticabile, comprendendo che un’esperienza così straordinaria richiede un’attenta riflessione e preparazione.

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Olio di cocco nemico o alleato

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Negli ultimi anni, la reputazione dell’olio di cocco ha subito una trasformazione significativa. Precedentemente considerato un componente dannoso per la salute, ora è stato rivalutato e sta tornando ad assumere un ruolo centrale nelle diete sane e vegane. Un’approfondita ricerca scientifica ha sfatato le credenze comuni su questo olio vegetale, che in precedenza era condannato per il suo alto contenuto calorico e per il danno percepito a causa della sua abbondanza di acidi grassi saturi, superiore anche a quello del burro. Cerchiamo allora di approfondire le caratteristiche generali dell’olio di cocco, esplorandone le proprietà, i benefici e le diverse applicazioni.

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Ad ogni ruga il suo trattamento

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Sono come mappe delle nostre emozioni e delle nostre esperienze di vita, incise sui nostri volti affinché tutti possano vederle. Le rughe sono un segno rivelatore del processo di invecchiamento, un promemoria visibile della diminuita capacità della nostra pelle di rigenerarsi. I fibroblasti, le cellule responsabili del mantenimento della struttura della nostra pelle producendo collagene ed elastina, perdono gradualmente la loro vitalità con l’avanzare dell’età. Le rughe tendono ad essere più evidenti nelle aree in cui i diversi gruppi muscolari si incontrano sul nostro viso. Tuttavia, le rughe non sono tutte uguali. A seconda della loro causa, possono essere classificate come attiniche (dipendono dall’esposizione ai raggi solari), gravitazionali (provocate dalla forza di gravità sulla pelle) o di espressione (dovute essenzialmente dalla mimica facciale). Per contrastare queste rughe sono disponibili diversi trattamenti, come la bioristrutturazione che prevede l’iniezione di sostanze nella pelle, il laser multifrax non ablativo che stimola la produzione di collagene, il filler con acido ialuronico per liftare e volumizzare il viso, la tossina botulinica per ridurre le rughe d’espressione, l’endoliFt laser per compattare la pelle dall’interno. Ogni trattamento ha istruzioni e precauzioni specifiche, come evitare l’esposizione al sole dopo il trattamento. Ma vediamo come agisce nello specifico ogni singolo trattamento.

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